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Bmw assume 8000 operai in Germania

8000 posti di lavoro alla Bmw
BMW, l’azienda tedesca produttrice di autoveicoli e motoveicoli, con sede a Monaco di Baviera, la scorsa settimana ha dato annuncio dell’assunzione di 8.000 mila risorse nel 2015.

Lo ha dichiarato Milagros Caina – Andree, Responsabile delle Risorse Umane BMW, nell’incontro tenutosi a Monaco di Baviera specificando che le nuove assunzioni sono dovute alle aumentate necessità produttive del Gruppo, grazie al costante incremento della domanda.

Gli 8 mila posti di lavoro in BMW, saranno concentrati in Germania, infatti circa 5.000 saranno le assunzioni in terra tedesca, mentre le restanti 3.000 saranno distribuite nelle altre sedi dell’azienda, presumibilmente, anche in Italia.

Attualmente in Italia, BMW offre le seguenti opportunità:

-          Responsabile Service Motorrad – BMW

Requisiti:

- circa 40 anni,

- diploma di scuola superiore o equivalente,

- esperienza significativa in un ruolo di responsabilità presso officine di concessionarie auto strutturate ed organizzate,

- ottima capacità di relazione e di organizzazione,

- ottima conoscenza del prodotto autoveicolo dal punto di vista meccatronico,

- buona conoscenza del pacchetto Office,7,

- orientamento agli obiettivi e al cliente,

- affidabilità, dinamismo,

- personalità propositiva e analitica e con spiccate doti di gestione del personale.

Sede di lavoro: Roma.



-          Stage After Sales Marketing & Product

Requisiti:

- dinamismo, flessibilità, precisione,

- ottima dimestichezza con gli strumenti informatici,

- buona conoscenza della lingua inglese ed una forte passione per il mondo Automotive,

- laurea in Ingegneria Gestionale o Economia (preferibilmente indirizzo Marketing).



-          Stage After Sales Retail Development-CSI

Requisiti:

- laurea in materie Economiche,

- ottime doti relazionali e comunicative,

- buona padronanza della lingua inglese,

- ottima conoscenza del pacchetto Office (in particolare Excel e Power Point),

- passione e conoscenza del settore automotive.



-          Stage Back Office Commerciale BMW MI

Requisiti:

- ottima dimestichezza con gli strumenti informatici,

- buona capacità di analisi,

- buona conoscenza della lingua inglese.



-          Stage Controllo di Gestione

Requisiti:

- laurea in Economia.

- flessibilità e dinamicità,

- buona padronanza della lingua inglese,

dimestichezza con il pacchetto Office, in particolare Excel e Power Point.
Per candidarsi clicca qui 
Fonte : Worky.biz

Aumenta l'immigrazione di Italiani verso la Germania

Immigrazione italiani in germania 2015
La Germania si conferma un Paese di immigrazione, con arrivi in costante aumento. Nella prima metà del 2014 hanno scelto come destinazione la prima economia europea 667mila persone, in crescita del 20% (112mila)rispetto allo stesso periodo del 2013. Il saldo netto dell’immigrazione - entrate meno uscite - ha visto un incremento del 17% a 240mila persone, quarto anno consecutivo di aumenti a doppia cifra.

Per l’intero 2014 l’ufficio di statistica si aspetta un saldo netto di mezzo milione. L’ultima volta che si erano registrati flussi tanto ingenti risale all’inizio degli anni Novanta, in seguito alla caduta del Muro di Berlino e la disegregazione del blocco a Est. Negli ultimi anni si è avuta una chiara inversione di tendenza nei saldi migratori in Germania: fino al 2009 era infatti più elevato il numero di quanti lasciavano il paese rispetto ai nuovi arrivi.

Un mercato del lavoro in costante crescita ha ribaltato la situazione facendo della Germania una destinazione chiave d’immigrazione in area Ocse. La maggior parte degli stranieri, circa i due terzi, arriva dalla Ue rispetto al 40% del 1999, sottolinea Andreas Rees, capo economista per la Germania di UniCredit Research. I due paesi con i flussi maggiori sono stati Romania e Polonia (con una quota del 16% ciascuno) seguiti dalla Bulgaria (6%) e dall’Italia (5,5 per cento). Un importante cambiamento strutturale, mette in evidenza l’analista, riguarda il livello di istruzione della nuova immigrazione: nel 2000 soltanto il 23% degli immigrati aveva era laureato mentre nel 2013 la quota ha raggiunto il 39 per cento. Inoltre, i dati dell’agenzia federale del lavoro mostrano come tra il 2010 e il 2014 su 1,7 milioni di nuovi posti di lavoro dipendente creati, un milione circa è stato occupato da stranieri.
Fonte : Il Sole 24 ore