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Lavoro in Germania gelaterie e ristorazione le brutte esperienze di molti Italiani

italiani sfruttati in germania ristorazione e gelaterie
Su numerosi gruppi facebook si discute di esperienze a dir poco traumatiche e sembra proprio che le gelaterie e i ristoranti italiani in germania sono nel mirino e sono una bruttissima esperienza di lavoro ; Orari lavorativi che arrivano a superare anche le 12 ore al giorno senza pausa e neanche il tempo per mangiare ,stipendi da fame ( a quanto pare molti parlano di cifre del tipo 600 o al massimo 800 euro mensili ) Lavoro a nero ,alloggi dove si dorme in 5 o 6 in un unica camera ,proprietari schiavisti che approfittano del fatto che pochissimi parlano il tedesco e non conoscono le leggi in germania (vi posso garantire che le leggi in germania in materia di lavoro sono molto rigide e basta poco per far chiudere un locale ) Personalmente e' capitato anche a me di finire qualche anno fa' nelle grinfie di due ristoratori da cui sono stato sottopagato ,ma al epoca non conoscevo la lingua e le leggi in materia di lavoro ,oggi invece le cose nel mio caso sono cambiate e lo auguro anche a tutti voi Ho scritto queste poche righe per invitarvi a raccontare la vostra esperienza nei commenti di questo articolo in modo da poter mettere in guardia altri italiani che cercano lavoro in germania e che purtroppo capiteranno sicuramente in questi settori lavorativi non conoscendo la lingua .Vi prego solo di non citare i nomi dei vostri datori di lavoro o il nome del azienda nei commenti , in quanto si puo' incorrere in qualche denuncia per diffamazione (anche se meriterebbero di essere citati con nome e cognome ) Basta solo inserire la citta' o il paese dove avete lavorato ,questo gia puo' bastare a far capire ad altri utenti di chi si parla .Come si puo' leggere nei commenti la situazione e' reale ed il problema e' molto evidente Questo post verra' aggiornato di continuo ,passate a visitare la pagina per leggere i nuovi commenti .Commenta la tua esperienza nel box sotto Grazie a tutti. Leggi anche : Lavoro nero in Germania

Che cosa e' il Minijobber o Minijob in Germania

Minijob minijobber lavoro in germania italiani
Tutti avranno sicuramente già sentito parlare del cosiddetto fenomeno “minijob” in Germania. Ma in cosa consiste esattamente? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questo tipo di contratto? Va precisato che a molti stranieri non é del tutto chiaro se si tratti di un'opportunità più o meno positiva offerta dallo stato tedesco ai suoi cittadini. Vediamo dunque di capirlo assieme in questo articolo.

Il Minijob in Germania é una geringfügige Beschäftigung (definito in tedesco anche 400-Euro-Job), vale a dire un “lavoro scarsamente remunerato”, in quanto prevede una remunerazione massima si 400 € al mese, e costituisce l'altra faccia del boom occupazionale in Germania. Questo tipo di contratto non prevede il pagamento di tasse e permette ai lavoratori di vivere parzialmente con gli aiuti sociali. Essi raramente possono aspirare ad una normalizzazione del loro rapporto di lavoro e ciò crea molto malcontento. Purtroppo né i sindacati, né gli imprenditori sono contenti di questa situazione, eppure il numero dei lavoratori assunti con questo tipo di contratto continua ad aumentare costantemente: oggi si possono infatti contare 7,3 milioni di lavoratori scarsamente retribuiti.

Un lavoratore su quattro esercita un minijob in Germania

I minijob in Germania sono stati introdotti nel 2003 con lo scopo di riattivare l'occupazione e la speranza che un lavoro di questo tipo potesse trasformarsi in un'opportunità più seria in futuro. Ciò si verifica in rarissimi casi, come ha reso noto l'agenzia federale del lavoro, e conseguentemente il numero dei lavoratori assunti con questo tipo di contratto é aumentato notevolmente nel corso degli ultimi anni al punto da poter affermare che oggigiorno un lavoratore su quattro in Germania rientra nella categoria degli “scarsamente retribuiti”. Si tratta di oltre 7 milioni di persone e per 5 delle quali il minijob costituisce l'unica forma di sostentamento. I restanti 2 milioni lo combinano con un'altra occupazione, spesso part-time, per arrotondare.

In quali settori si concentrano principalmente i minijob in Germania?

I minijob in Germania si concentrano solo in alcuni settori, come ad esempio nella vendita in negozi o nei grandi magazzini, dove spesso c'è bisogno di ulteriore personale in alcuni momenti o in particolari giorni della settimana, ma si possono trovare lavoratori di questo tipo anche nei ristoranti, negli hotel e più in generale nel settore turistico, in cui si é registrato un aumento impressionante di personale assunto con questo tipo di contratto, si parla addirittura di un incremento del 500% tra il 2000 ed il 2008.

Quali sono i diritti dei minilavoratori?

Secondo i ricercatori dell'Università di Duisburg-Essen questi lavoratori non hanno gli stessi diritti degli altri: essi spesso lavorano più ore percependo uno stipendio inferiore, inoltre non hanno ferie e malattie retribuite. I gruppi più a rischio di percepire un salario inferiore a 9,15 € sono i giovani sotto i 25 anni, gli stranieri e le persone che non hanno alcuna formazione professionale

A chi puó tornare utile un minijob?

Come già precisato precedentemente, il minijob in Germania rappresenta l'altra faccia del boom occupazionale che si é avuto in questo paese negli ultimi anni, ma va considerato che vi sono categorie sociali a cui un contratto di questo tipo conviene e spesso rappresenta una forma di sostentamento fondamentale. Pensiamo ad esempio agli studenti, che riescono ad affiancare allo studio un lavoretto che non sottrae molto tempo allo studio, ma allo stesso tempo gli garantisce una minima entrata per poter affrontare le proprie spese, senza gravare molto sulle spalle dei propri genitori.

Inoltre vi sono lavoratori, assunti con contratto regolare, che intendono arrotondare il proprio stipendio, affiancando alla propria attività professionale una piccola occupazione, anche saltuaria, durante il fine settimana. Per quest'ultima categoria, il minijob non rappresenta una forma di sostentamento, bensì un modo di aumentare la propria remunerazione e potersi concedere un tenore di vita leggermente più elevato. Bisogna ovviamente considerare a livello fiscale se ciò va a gravare notevolmente sul reddito familiare e se comporta il pagamento di maggiori tasse allo stato. Utilizzando uno strumento di calcolo online, ad esempio, si può verificare quanto sia vantaggioso, da un punto di vista fiscale, l'affiancamento di un minijob alla propria attività professionale principale.
Fonte : http://www.germanitalia-job.com

Stranieri sfruttati in Germania pagati la meta' dei tedeschi

Sfruttamento lavoro Germania Italiani schiavi
La Germania non è di certo il paradiso. Almeno per decine di giovani lavoratori spagnoli che in questi anni di crisi economica, armi e bagagli in mano, si sono trasferiti a Berlino. Infermieri trentenni che guadagnano la metà dei loro colleghi tedeschi con turni di 12 ore, lavoratori di aziende IT che guadagnano 300 euro per un full time e contratti abusivi sono solo alcuni degli esempi che i giovani iberici hanno dovuto affrontare. Almeno finora. A Berlino adesso è nato il Gas, Gruppo di Azione Sindacale, pensato per mettere in relazioni i lavoratori spagnoli con i sindacati tedeschi. Lo chiamano “ufficio precario”. “Vogliamo aiutare i ragazzi che vengono qui a cercare lavoro, spiegare loro come registrarsi al Comune, sbrigare le pratiche burocratiche, ma soprattutto fare azione sindacale”, dicono gli attivisti che in quattro mesi di vita hanno aiutato già decine di spagnoli arrabbiati.

Tra questi, in particolare, quelli di un’azienda sanitaria, la Gip, che, grazie al programma europeo Work & Travel Europe, ha assoldato infermieri di Madrid nei suoi centri di salute. “Siamo andati dal Gas perché non riuscivamo più a tollerare che a noi l’azienda ci pagasse 9,5 euro all’ora, mentre un collega tedesco può arrivare a guadagnarne 15. E se lasciamo il lavoro prima di un anno e mezzo dalla stipula del contratto, ci obbligano a pagare una multa che può arrivare agli oltre 6 mila euro”, racconta Natalia, che non vuole rivelare il cognome. Senza contare i turni di 12 ore di lavoro seguito, 7 giorni su 7, privi di riposo.

A Berlino è nato il "Gas", Gruppo di Azione Sindacale, pensato per tutelare i diritti dei lavoratori spagnoli tra contratti abusivi di ogni tipo, infermieri che guadagnano il 50% dei colleghi locali, lavoratori full time nel settore dell'IT che portano a casa 300 euro. Sfruttati anche ragazzi reclutati attraverso il programma europeo "Work & Travel Europe"

Gli attivisti assicurano che la reazione del sindacato tedesco Verdi, il secondo nel Paese, è stata positiva. Anche un deputato del Die Linke ha preso parte a una delle riunioni, mostrando il suo sostegno. Nei giorni scorsi un volantino firmato da Verdi, il Gruppo di Azione Sindacale e il movimento degli indignados di Berlino chiedeva all’azienda lo stesso salario per lo stesso lavoro e la stessa qualifica: insomma, niente contratti che obbligano a rimanere legati alla società, chiarimento del sistema di assegnazione dei posti di lavoro in varie città della Germania e soprattutto garanzia d’indennità per malattia e diritto alle pause durante la giornata di lavoro. Detta così, sembra di esser tornati indietro di decenni. Ma tant’è.

La società non ha risposto nulla, si è vista solo costretta, un paio di settimana fa, a sospendere il programma europeo di reclutamento all’estero. Oltre 100 infermieri spagnoli e greci avrebbero infatti aderito al programma, finanziato dalla comunità europea, per poi trovarsi in una condizione di sfruttamento lavorativo rispetto ai colleghi tedeschi, col loro stesso titolo. “L’azienda ha cancellato il programma accusandoci di aver protestato troppo”, confessa Natalia. Ma il problema per chi ha firmato il contratto è ancora lì, nero su bianco.

Questi infermieri – circa 30 – infatti non sono gli unici ad essere scesi sul piede di guerra. Sono già sei le aziende tedesche dove i lavoratori spagnoli hanno denunciato irregolarità alla Dgb, la Confederazione dei sindacati tedeschi, che sta organizzando un tavolo tecnico sulla questione a Berlino. Tanto più che il problema tocca da vicino anche i lavoratori tedeschi che molte volte si vedono rifiutati aumenti o migliorie sociali, con la scusa che ci sono sempre spagnoli, greci o portoghesi disposti a fare lo stesso lavoro per molto meno. Una situazione che, secondo gli attivisti del Gas, ha inasprito la tensione tra lavoratori locali e stranieri, generando alcuni casi di intolleranza, molto vicini alla xenofobia.
Fonte : @si_ragu Il fattoquotidiano

Attenzione alle proposte di lavoro truffa ecco come riconoscerle

Proposte di lavoro truffe e false online
Ecco le 10 regole d'oro per non cadere vittime di un raggiro.

1. Le aziende affidabili non nascondono nulla: descrivono subito lavoro offerto, requisiti richiesti e compenso. Fanno leggere e firmare un contratto primadi iniziare qualsiasi sorta di attività.

2. Una società affidabile che vi offre un’occupazione (in ufficio o da casa), vorrà certamente vedere prima il vostro curriculum vitae e le vostre referenze.

3. Può sembrare banale, ma vale la pena di ripeterlo: quando un'offerta sembra troppo bella per essere vera, probabilmente è falsa.

4. Diffidate delle aziende che non indicano la propria ragione sociale e la partita Iva.

5. Effettuate ricerche on line - ad esempio nel registro imprese della Camera di commercio o sul sito dell’Agenzia dell’Entrate - per verificare l’affidabilità dell’azienda proponente.

6. Guardate con molto sospetto aziende che vi chiedono contributi economici per poter avviare il rapporto di lavoro.

7. Non acquistate kit o materiali di qualsiasi tipo necessari per l'avvio di un'attività a domicilio.

8. Diffidate di chi vi chiede di fornire dati personali, indirizzi e-mail e recapiti telefonici con la promessa di ricontattarvi: spesso si tratta soltanto di catene di Sant'Antonio.

9. Prendetevi sempre tutto il tempo necessario per riflettere e verificare la validità e l'autenticità dell'offerta. Diffidate di chi ha fretta di farvi concludere.

10. Non iscrivetevi a vostre spese a corsi o training di avviamento al lavoro. Di solito è l'azienda che assume a farsi carico delle spese. Nei rari casi in cui il corso viene addebitato al lavoratore, il corrispettivo viene detratto dal primo stipendio.


In ultimo vi aggiungo di diffidare di agenzie nel settore gastronomia che chiedono soldi per iscrizioni o altro che sono molto diffuse in Germania e non solo .Gastrojob - Gastrounion e Luca fantin Job chiedono soldi e ci sono centinaia di testimonianze in merito su numerosi gruppi facebook e forum ,quindi state alla larga